Riapertura sezione argenti
14 Novembre 2025
La riapertura della sezione dedicata alle suppellettili sacre segna un nuovo capitolo nell’evoluzione del Museo Diocesano di Brescia. A conclusione del progetto di riordino e riallestimento, realizzato nel 2025, la sezione si presenta oggi completamente rinnovata nell’impianto interpretativo, offrendo al pubblico una lettura più accessibile, coinvolgente e scientificamente aggiornata del patrimonio di arredi liturgici custodito dal museo. Il nuovo allestimento nasce da un lavoro sistematico di studio, catalogazione e valorizzazione, che ha permesso di ricostruire in modo organico l’intera storia del fondo, riunendo opere che coprono un arco cronologico dal XV al XIX secolo. Ne emerge un insieme eterogeneo, ricco non solo di capolavori di eccezionale fattura, come il reliquiario Gambara e il calice di Valverde, ma anche di manufatti d’uso quotidiano, testimoni della vita liturgica e devozionale delle comunità parrocchiali del territorio. Il criterio espositivo si fonda su una “linea del tempo”, che consente al visitatore di cogliere l’evoluzione dei modelli, delle iconografie e dei linguaggi decorativi nel corso dei secoli. Questa scelta rende immediata la comprensione dei mutamenti dell’arte orafa sacra – dal rigore post-tridentino alla ricca fantasia barocca, dalle sperimentazioni rinascimentali alle raffinate soluzioni settecentesche – valorizzando al contempo le peculiarità della produzione bresciana e i suoi legami con i principali centri italiani, in particolare Milano e Venezia. Al riallestimento si affianca un nuovo e fondamentale strumento di conoscenza: il Catalogo scientifico della collezione, frutto di un vasto programma di ricerca. La pubblicazione, concepita come un’opera accessibile anche ai non specialisti, restituisce attribuzioni, provenienze, identificazioni di botteghe e maestri orafi, rivelando un panorama storico e culturale di grande interesse e complessità. Per il pubblico contemporaneo, la sezione rinnovata offre un duplice valore. Da un lato, permette di avvicinare un patrimonio spesso percepito come distante, rendendolo comprensibile attraverso un linguaggio chiaro e un percorso di visita che mette in relazione opere, funzioni e contesti. Dall’altro, invita a riscoprire una memoria collettiva che appartiene alla comunità: quella delle pratiche devozionali, dei mestieri artigiani, dell’economia cittadina, delle trasformazioni culturali e spirituali che hanno modellato il volto della chiesa bresciana. La riapertura della sezione delle suppellettili sacre rappresenta dunque non solo un intervento museografico, ma un rinnovato impegno nella tutela, nella ricerca e nella valorizzazione di un patrimonio unico. Con questo progetto, il Museo Diocesano di Brescia riafferma la propria missione di custode e promotore di conoscenza, rendendo nuovamente disponibile alla città e ai visitatori un tesoro di arte sacra che continua a parlare al presente attraverso la bellezza, la storia e la fede.