Paolo Scheggi, Finissage
C’è ancora tempo fino al 18 maggio per visitare la mostra PAOLO SCHEGGI L’Apocalisse, la morte, il sacro e, in occasione del finissage dell’importante esposizione che ha svelato, per la prima volta in assoluto, l’intensa ricerca elaborata a partire dai testi sacri dall’artista italiano prematuramente scomparso all’età di trent’anni, il Museo Diocesano di Brescia coglie l’occasione per presentare al pubblico il catalogo che documenta e completa l’iniziativa.
IL CATALOGO
Presentato al pubblico mercoledì 14 Maggio alle ore 18.00, il catalogo della mostra è stata realizzato grazie al fondamentale supporto di Compagnia della Stampa Massetti Rodella Editori, e rimarrà disponibile all’acquisto presso il bookshop del Museo Diocesano. Oltre al testo critico di Ilaria Bignotti – curatrice della mostra e massima esperta dell’artista – che traccia un arco tra il tentativo perseguito da Scheggi nel dare forma razionale a concetti trascendenti come la morte e il dolore e l’ascetica sintesi delle tele monocrome che lo consacrarono nel panorama della Pittura Oggetto e dell’Avanguardia spazialista degli anni Sessanta, il volume contiene i saggi di Cosima Scheggi (L’eredità artistica e spirituale di mio padre, Paolo Scheggi) Presidente dell’Associazione che tutela e promuove la ricerca artistica del padre, di Alessandro Gennari I 6profetiper6geometrie: una possibile interpretazione e le note registiche e progettuali elaborate da Paolo Scheggi stesso. Grande importanza è data all’apparato iconografico che, alla riproduzione di tutte le opere in mostra e alle installation view dell’esposizione bresciana, affianca scatti, ritratti e documenti d’epoca come le partiture progettuali delle azioni performative dell’artista.
LA MOSTRA
Con la curatela di Ilaria Bignotti, in collaborazione con l’Associazione Paolo Scheggi di Milano, il percorso espositivo ha permesso di leggere in filigrana l’iter spirituale dell’autore, a partire dall’infanzia a Settignano (Firenze) quando il padre, di educazione profondamente cattolica e legato alla Compagnia della Misericordia, lo avviò allo studio dei testi sacri che Scheggi, divenuto artista, declinò in diversi momenti della sua indagine creativa. Fino al 18 maggio al primo piano del Museo Diocesano di Brescia sono esposti, in anteprima assoluta, i cinque disegni inediti per la stesura registica dell’Apocalisse, mai andata in scena ma la cui grammatica si compì in occasione del funerale dell’artista. A fianco, l’ultima opera di Paolo Scheggi, 6profetiper6geometrie, riallestita dopo 21 anni e considerata il suo testamento spirituale, oltre alle fotografie di Ugo Mulas e Ada Ardessi, straordinari testimoni delle tempeste artistiche dell’epoca che seppero magistralmente immortalare. Gli scatti di 6profetiper6geometrie, realizzati da Ardessi all’inaugurazione della mostra alla Galleria del Naviglio di Milano nel 1971, campeggiano tautologicamente attorno all’allestimento attuale. Di Mulas la mostra accoglie una serie di dieci fotografie che documentano l’azione urbana Marcia funebre o della Geometria, processione secondo Paolo Scheggi (1969) a cura di Luciano Caramel. Conclude il percorso una delle opere più iconiche dell’autore: Intersuperficie curva bianca (1965), sintesi del pensiero sulla geometria euclidea e sulla percezione della condizione umana. Inoltre: Sabato 17 Maggio, ore 15.30 l’ultima visita guidata alla mostra (biglietto compreso nell’ingresso al Museo)