San Bartolomeo

Autore: Luigi Reali Olio su tela  -  71x59 cm

“Bellissima tela del secolo XVII di carattere monumentale, con forte gioco di chiaroscuro, che è certamente da collocare nell’area Veneta”. Così veniva definita nel 1980 da Araldo Bertolini e Gaetano Panazza la tela raffigurante “San Bartolomeo”, nella loro ricognizione di monumenti e opere d’arte nei comuni della Val Camonica.

In realtà, l’autore del dipinto non è da ritrovare nell’area veneta: dal monogramma “ALR” riportato in opera, si può invece individuare come artefice il fiorentino Luigi Reali.

Il dipinto si trovava in origine nella sacrestia della chiesa di fondazione seicentesca dedicata a San Giovanni Battista a Sommaprada di Lozio. Un restauro del 1980 ha riportato in luce alcuni aspetti qualitativi di questa tela: i decori damascati della veste bianca – apparentemente non visibili prima degli interventi conservativi – la preziosità materica dei metalli, l’accuratezza dei riccioli scuri, unitamente alla presenza dell’iscrizione che corre lungo il margine superiore indicante il soggetto: STVS BARTHOLOMAEVS APLV[S]

L’apostolo, illuminato da intensi bagliori luminosi, è rappresentato a mezzo busto in primo piano, con un marcato taglio ritrattistico.

Il suo mantello rosso acceso, drappeggiato sulle spalle, spicca in netto contrasto con il candore perlaceo della veste sottostante.

La testa, inclinata in una posa malinconica, è incorniciata da una folta chioma scura, mentre gli occhi, profondi e nerissimi, si inseriscono in un volto caratterizzato da zigomi alti e pronunciati, trasmettendo uno sguardo ipnotico che cattura l’attenzione dell’osservatore.

Accanto a lui compaiono i suoi attributi tradizionali: il coltello, simbolo del martirio, e il libro, emblema del suo apostolato, sorretti da mani dalle dita lunghe e nodose.

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