Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo
Dall’11 marzo al 21 maggio 2023, il Museo Diocesano di Brescia ospita la mostra Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo, organizzata dal Museo Diocesano di Brescia in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, col patrocinio e il sostegno della Diocesi di Brescia, della Fondazione Brescia Musei, della Fondazione Comunità Bresciana, della Parrocchia di Gandino, col contributo di Fondazione Cariplo, curata da Angelo Loda, responsabile del settore storico-artistico della Soprintendenza ABAP, con la collaborazione di Federico Troletti.
Attraverso dieci opere, la rassegna analizza, nella sua interezza, la limitata produzione di opere di carattere religioso realizzate da Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (Milano, 1698-1767), durante il soggiorno in provincia di Brescia, tra la val Camonica e la val Sabbia, cui si affiancano due lavori eseguiti a Rivergaro in provincia di Piacenza – Madonna col Bambino e i santi Lucia e Biagio – e a Crema per la chiesa di San Giacomo maggiore (San Valentino risana un’inferma).
Quest’attività di Ceruti, considerata un’appendice rispetto a quella di ritrattista e di pittore di genere, nella quale ha cercato di fondere la sua vena naturalistica con la componente più convenzionale imposta inevitabilmente dai soggetti, è stata oggetto in questi ultimi decenni di progressivi studi critici che ne hanno sempre più circoscritto ampiezza e limiti oggettivi.
Ceruti sacro e la pittura a Brescia tra Ricci e Tiepolo, inserita nel palinsesto Ceruti 2023 nell’anno di Brescia Bergamo Capitale italiana della Cultura, completa idealmente la rassegna dedicata al maestro settecentesco, dal titolo Miseria & Nobiltà, in programma dal 14 febbraio al 28 maggio 2023, al Museo di Santa Giulia a Brescia.
Il percorso si arricchisce con l’esposizione PerDiana! Giacomo Ceruti, capolavori tra Lombardia e Veneto, in programma dal 7 maggio al 30 luglio, al MarteS Museo d’Arte Sorlini a Calvagese della Riviera (BS), dove si approfondirà la conoscenza delle tre opere di Ceruti presenti in collezione Sorlini – La vecchia contadina, Il bravo e Diana e le ninfe sorprese da Atteone – testimoni della produzione bresciana e della fase matura milanese, messe in dialogo e confronto con l’arte veneta presente in museo e con importanti prestiti da prestigiosi istituti culturali e collezioni private.