Resurrezione di Lazzaro

Autore: Antonio Balestra Olio su tela  -  140 x 90 cm Provenienza: Bornato (Brescia), Chiesa di San Bartolomeo  - 

Presentandosi in buono stato conservativo, sembra che la tela sia arrivata presso la parrocchia di Bornato come donazione di un privato; nei documenti si fa solo riferimento a Balestra in qualità di autore dell’opera, senza ulteriori commenti o date.

All’artista veronese rimanda il formalismo classicista delle figure, raffigurate con uno stile accademico tipico del suo modo di dipingere, che si contraddistingue per la perfezione del disegno di origine romana, combinato con il colore veneziano che aggiunge preziosità alla materia.

La scena raffigurata prende ispirazione dal racconto evangelico di Giovanni (11, 1-44), dove si narra l’ultimo miracolo compiuto da Gesù: avvertito delle condizioni di Lazzaro di Betania, giunse purtroppo troppo tardi dall’infermo, morto ormai da quattro giorni, venne allora condotto al sepolcro dove, tolta la pietra, si assistette al miracolo della Resurrezione.

Cristo nella parte destra della scena, colto di tre quarti, sta benedicendo il cadavere di Lazzaro, che viene presentato nel momento in cui si è compiuto il miracolo; esce dalla tomba e viene liberato dalle bende.

Tutt’attorno ai due protagonisti una moltitudine si accalca per assistere all’evento miracoloso, alcuni sorreggendo l’uomo resuscitato.

Un chiaroscuro molto evidente e plastico mette in evidenza le pose dei soggetti, le pieghe degli abiti, e l’accuratezza del disegno sottolinea la notevole qualità esecutiva dell’opera, datata e firmata 1711, periodo in cui l’artista si dedicò alla produzione sacra.

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