Morte di Sant’Anna

Autore: Francesco Monti Olio su tela  -  142 x 95 cm Provenienza: Brescia, Chiesa di San Zeno al Foro  - 

La tela con Sant’Anna, descritta come opera di Francesco Monti da Maccarinelli, che indica come data di esecuzione il 1740, era in origine ubicata sul secondo altare a destra della chiesa bresciana di San Zeno al Foro.

Rimase lì collocata fino alla fine dell’Ottocento.

È possibile ipotizzare che l’opera sia stata commissionata dalla Congregazione delle Cento Dame che aveva sede in San Zeno, sotto la protezione di Sant’ Anna.

Nel 1939, Morassi la vide appesa, in un pessimo stato conservativo, nel corridoio della sacrestia.

Il dipinto raffigura il momento della morte della madre di Maria, distesa su un letto tra le braccia della figlia, che le sta alle spalle.

A destra vi sono il consorte Gioacchino e san Giuseppe.

La scena si svolge all’interno di un’architettura, della quale si scorgono alcuni dettagli sullo sfondo, ma in parte coperta da nubi, in alto a destra, dove appaiono due angioletti, e in alto a sinistra, dove un altro angioletto sostiene un ampio drappo.
Un quarto angioletto è ai piedi del letto e regge una grande lucerna.

Osservando l’opera, presenta somiglianze con il monocromo, con lo stesso soggetto, posteriore di alcuni anni nella chiesa bresciana di santa Maria della Pace.

Entrambe le opere sembrerebbero rifarsi ad un prototipo di Francesco Stringa, realizzato nella Chiesa Nuova di Modena, da qui il fatto che il dipinto bresciano risulta fortemente bolognese, tanto nei colori, quanto nella costruzione in diagonale dello scorcio.

A seguito del restauro avvenuto negli anni ottanta l’opera risulta più leggibile, potendo godere della qualità esecutiva e cromatica della pittura, e caratteri di vicinanza con la pittura Giambattista Pittoni.

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