Sogno di san Giuseppe

Autore: Giuseppe Tortelli (Chiari 1662-post 1738) Olio su tela  -  190x128 cm Provenienza: Brescia, Chiesa di San Giuseppe  - 

Il Sogno di San Giuseppe è il primo degli otto dipinti del Ciclo di San Giuseppe, realizzati intorno al secondo decennio del XVIII secolo per la chiesa di San Giuseppe a Brescia.

Venne commissionato dalla locale comunità dei Frati Minori Osservanti a quattro artisti molto attivi nel panorama artistico bresciano di inizio secolo, i quali dovettero attenersi ad alcuni schemi compositivi analoghi (come la visione ravvicinata delle scene) per mantenere una continuità stilistica negli episodi.

Il Sogno di San Giuseppe costituisce l’episodio iniziale del ciclo ed è l’unico realizzato da Giuseppe Tortelli. È immancabilmente il più suggestivo per l’atmosfera notturna dell’ambientazione e la semplicità della composizione.

Gli altri episodi sono stati così suddivisi: lo Sposalizio della Vergine, la Visitazione, la Fuga in Egitto e la Morte di San Giuseppe a Giovanni Antonio Cappello; la Natività e la Presentazione al Tempio a Domenico Carretti; l’Adorazione dei Magi a Pietro Avogadro (1667-1737).

In fedele attinenza al racconto del Vangelo di Matteo, Giuseppe Tortelli rappresenta sulla sua tela gli unici due protagonisti della vicenda.

San Giuseppe giace assopito su sé stesso e l’angelo scende danzante dal cielo, che indica con le mani giunte per sottolineare il suo mandato divino. Il punto di congiunzione tra le due figure è costituito dalla nuvola bianca che compare dietro l’angelo.

Giuseppe Tortelli rende dinamica la scena grazie alla cura maniacale del disegno e all’uso sapiente della luce, che proviene da direzioni diverse. Si infrange sulle pieghe delle vesti, modella i corpi con una fisicità prorompente e classica e ravviva il dialogo interiore dei due personaggi.

Sin dai primi anni del suo operato Tortelli si era interessato agli effetti chiaroscurali tipici del linguaggio tenebroso della coeva pittura veneziana.

Nei primi anni del Settecento giunge però ad una personale interpretazione della luce combinando il pittoricismo veneziano al classicismo dell’arte romano-bolognese.

È a questo punto del cammino artistico del Tortelli che si assegna la realizzazione del Sogno, soprattutto grazie al confronto con le tele Sant’Alberto da Trapani di fronte alla Vergine col Bambino (1721) e Tre Virtù Teologali (entro il 1730), nelle quali si nota la stessa impostazione elegante e classica delle figure.

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