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Opera lignea di pregevole qualità è il “Trittico di sant’Orsola - sant’Orsola e le compagne e san Pietro, san Paolo” commissionato al veneziano Antonio Vivarini, artista a capo dell’attiva bottega di famiglia, in cui figurano anche il cognato Giovanni D’Alemagna e il fratello Bartolomeo.
La dedicataria è Orsola, raffigurata nella tavola centrale, nobile martire che stringe il vessillo dell’Inghilterra, luogo da cui proviene. Le numerose fanciulle che la circondano sono le undicimila vergini che la accompagnarono nel pellegrinaggio verso Roma.
Il decorativismo dell’aureola, le profonde pieghe della veste e l’incarnato d’avorio denotano il gusto ancora Gotico Internazionale che viene animato da un naturalismo nuovo, visibile nei leggeri movimenti del capo delle compagne. Affiancano la tavola centrale, sulla sinistra, san Pietro, anziano, con libro e chiavi, mentre sulla destra, san Paolo, giovane uomo con libro e spada a due tagli. Le due figure maschili presentano un vigore plastico più solido e concreto, soprattutto san Paolo, tanto da sostenere la presenza del D’Alemagna e di Bartolomeo Vivarini.
Un altro raro esempio della produzione lignea è la "Crocifissione" di Maffeo Olivieri, il quale è coadiuvato dal pittore Paolo da Caylina il Giovane per la sola parte pittorica.
La statua ha subito nel corso dei secoli diverse modifiche, dalla perdita della croce originaria a numerose ridipinture che ne avevano alterato l’originaria policromia. Il restauro novecentesco ha restituito l’elegante incarnato grigio azzurrato, scaldato da una sottile velatura rosata.
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