Madonna col Bambino e i santi Leonardo e Francesco da Paola

La grande tela era originariamente collocata all’interno della vicina chiesa di San Giorgio a Brescia. 

Pittoni è un artista capace di realizzare una pittura colta, che risulti al tempo stesso facile ed elegante, con grande disciplina di forme e di colori preziosi. 

Posizionata al centro della scena, tra l’azzurro del cielo e la cortina sollevata, la Vergine col Bambino, assisa in trono.

Sulla sinistra spicca san Leonardo, vestito da diacono in dalmatica violacea, inginocchiato accanto al trono.

Ai suoi piedi un angelo reca un paio di manette, segno distintivo del santo essendo patrono dei carcerati e legato all’intitolazione dell’altare a suffragio dei giustiziati, su cui originariamente l’opera si trovava.

I ceppi e le catene sono stati studiati dal vero: alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è conservato un disegno a sanguigna del pittore dove vengono tracciati con estrema esattezza.

Il bellissimo putto impertinente in primo piano verrà più volte ripreso dal Pittoni in altre opere.

Sul lato opposto a san Leonardo, troviamo san Francesco da Paola in saio marrone da cappuccino, con in mano il bastone con la scritta “Charitas”.

Egli apre le braccia in preghiera, invocando la Vergine per la salvezza delle anime purganti alle sue spalle.

Pittoni carica quest’opera di una vena colloquiale e sentimentale, producendo una delle opere più vive e audaci per la nervosità scattante delle forme, una tensione continua capace di accendere il colore e le sue sfumature. 

Le pale sacre del pittore veneziano risultano conformi alla devozione disciplinata che ben si adatta all’ambiente culturale bresciano.

Un’arte colta e ricca, aggiornata ma non rivoluzionaria, continuamente richiesta fuori da Venezia.