Ritratto del Cardinale Angelo Maria Querini
Autore: Pittore bresciano (XVIII secolo) Olio su tela ovale - 88,5x66,5 cm Provenienza: Brescia, chiesa di San Giorgio -
Il Ritratto di Angelo Maria Querini è pendant con un altro ovale raffigurante il cardinale Francesco Giovanni Barbarigo. Entrambi erano membri della Confraternita di Santa Brigida.
L’opera rientra nel corpus di ritratti pittorici, scolpiti e incisi, diffusi per volere del cardinale stesso, vescovo di Brescia dal 1727 al 1755.
La semplicità dell’impaginazione fa pensare che il cardinale Angelo Maria Querini fosse intenzionato a diffondere la propria immagine intellettuale e morale. È ritratto a busto intero, vestito in un abito blu scuro mentre tiene in mano lo zuccotto rosso.
Lo sfondo, privo di luce, mette in risalto l’iscrizione in lettere capitali che indica l’appartenenza dell’effigiato alla Confraternita della Morte. Tale associazione religiosa aveva sede presso l’Oratorio di Santa Brigida, attualmente inglobato tra i fabbricati di via Laura Cereto. I vescovi di Brescia ne erano membri obbligatori.
Il Ritratto del Cardinale Angelo Maria Querini ricalca perfettamente l’omonima effigie dipinta conservata nella sacrestia della chiesa bresciana della Pace. Le misure e la posizione del cardinale sono infatti le stesse. È probabile che il ritratto del Museo sia una copia di quello della chiesa della Pace.
Non si conosce il pittore a cui venne commissionato il Ritratto del cardinale Angelo Maria Querini.
Luciano Anelli propone il nome di Pietro Scalvini, datando l’esecuzione del dipinto nel periodo attorno al 1746. Purtroppo, l’attività ritrattistica di Scalvini resta tutt’ora sconosciuta.
L’autore del Ritratto al Museo Diocesano potrebbe essere quindi un modesto pittore bresciano ispiratosi al modello nella chiesa della Pace.