Fin dall’antichità nei luoghi di culto, in particolare nei santuari, si sono raccolte molte manifestazioni artistiche, perlopiù di cultura popolare, documentanti la devozione che i fedeli avevano verso la divinità. Le opere esposte in questa sala raffigurano episodi di particolare difficoltà vissuti dai devoti, che richiedevano l’intercessione divina. Molte di queste opere, definite ex voto - dal latino “secondo la promessa fatta” - sono state trasferite al Museo Diocesano nel 1980 dalla Chiesa del Patrocinio di Brescia. La chiesa fu rinnovata nel XVIII secolo per volere di Domenico Mazza, ricco devoto mercante. Egli commissionò a svariati artisti opere raffiguranti diversi episodi tragici, che furono risolti in maniera positiva grazie all’intercessione della Vergine. Sono quindi presenti uno scampato naufragio, un bambino caduto nel fuoco, varie guarigioni e diversi incidenti. Dalla stessa chiesa proviene anche il “Busto del cardinale Angelo Maria Querini”, esposto nella Sala XX, modellato dallo scultore Bartolomeo Pincellotti. Il modello in terracotta fu eseguito a Roma e commissionato dallo stesso cardinale che lo presentò alla fabbriceria del Duomo Nuovo come bozza per il proprio monumento posto nella cattedrale.

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