Tabernacolo eucaristico
Autore: Francesco Ricchino (Bione tra il 1509 e il 1513-Brescia 1573) Olio e doratura a guazzo su tavola - 27x19 cm Provenienza: Tavernole sul Mella, chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo -
Il Tabernacolo ligneo di Tavernole sul Mella, in Valtrompia, è di forma esagonale e decorato nella cornice superiore con un fregio di uva e tralci.
Corrisponde alla tipologia “a tempietto”, molto in voga in Italia Settentrionale alla fine del Cinquecento. Era provvisto anche di una cuspide, che però non è mai stata rintracciata.
Nei comparti sono raffigurati i santi Filastrio, Rocco, Nicola e Pietro, mentre lo sportello è ornato con i simboli dell’Eucaristia. La superficie dell’ostia è decorata con una raffigurazione a monocromo della Crocifissione.
Nell’ultimo comparto compare una scritta a pennello con il nome dell’artista, Francesco Ricchino, e la data 1568. Per questo motivo, la critica non ha mai messo in dubbio l’autografia dell’opera.
Il Tabernacolo era posto sull’altare maggiore della chiesa di San Filastrio a Tavernole, da dove fu spostato in data imprecisata. Venne esposto al pubblico nel 1878 in una mostra promossa dall’Ateneo di Brescia e poi in un allestimento del 1946 ad opera di Gaetano Panazza e Camillo Boselli.
La monumentalità dei personaggi, accentuata dalla visione dal basso all’alto, è una caratteristica tipica dell’arte di Francesco Ricchino. Le vesti bianche dai riflessi argentati, tratteggiati a punta di pennello, richiamano invece lo stile del Moretto, suo maestro.
Panazza e Boselli evidenziano il debito dell’allievo verso il maestro anche nella resa generale delle figure. Bruno Passamani, al contrario, sottolinea come il modello morettesco sia calato in una “nervosa grafia” di gusto più manieristico. Sarebbe evidente, in tal caso, un richiamo specifico a Giovanni Battista Moroni, altro allievo del Moretto, in più occasioni coinvolto nella decorazione di analoghi manufatti.