La santità al femminile

Durata: Circa 2 ore

Le Sante sono sempre bellissime e delicate: la loro bellezza esteriore è segno di quella interiore.

In questo itinerario si incontrano Afra, co-pratrona di Brescia, Agata, Agnese, Lucia, Caterina ed altre compagne, famose per le eroiche gesta, la salda fede, le grandi prove superate che le identificano come modelli di virtù.

Le dipingono mani molto diverse: Francesco Prata da Caravaggio con il suo contegno rinascimentale; il Veronese con la sua inventiva arguta; Pietro Scalvini con il suo elegante tocco settecentesco.

1 Martirio di Sant'Afra

Martirio di Sant'Afra

COME RAGGIUNGERE LA CHIESA DI SANT’AFRA

In treno

Percorrere viale della Stazione, girare a destra in via XX Settembre, poi a sinistra in via Gramsci e arrivare in Piazza Vittoria. Percorrere la piazza, girare a destra in via X Giornate e a sinistra per corso Giuseppe Zanardelli. Proseguire per corso Magenta: la chiesa si troverà in fondo alla via.

 

In auto

Dall’autostrada uscire al casello Brescia Centro e prendere la direzione centro città percorrendo via Voltavia Cremona e via Zima. A sinistra in via Vittorio Emanuele II, poi a destra in via Gramsci fino al parcheggio Vittoria.

Percorrere piazza Vittoria, girare a destra in via X Giornate e a sinistra per corso Giuseppe Zanardelli. Proseguire per corso Magenta: la chiesa si troverà in fondo alla via.

 

In Metropolitana

Da S. Eufemia: prendere direzione Prealpinofermata Vittoria.

Da Prealpino: prendere direzione S. Eufemiafermata Vittoria.

Percorrere piazza Vittoria, girare a destra in via X Giornate e a sinistra per corso Giuseppe Zanardelli. Proseguire per corso Magenta: la chiesa si troverà in fondo alla via.

 

DOVE TROVARE LA PALA MARTIRIO DI SANT’AFRA

Appena varcata la soglia, andare al primo altare a sinistra della chiesa.

 

MARTIRIO DI SANT’AFRA

La tela a olio custodita sull’altare mostra Sant’Afra trascinata sul patibolo e trattenuta da uno sgherro; sullo sfondo si vede la città di Brescia.

La Santa indossa abiti sontuosi e guarda verso il cielo, invocando la protezione divina per assisterla nell’ultima prova.

Intorno a lei una folta folla si è accalcata per assistere al macabro spettacolo: sotto il patibolo giacciono i corpi già decapitati di Faustino e Giovita.

Il punto di fuga prospettico a destra crea una dinamica composizione obliqua, molto usata a Venezia.

L’autore di questa bellissima opera è Paolo Caliari, detto il Veronese, validissimo pittore del XVI secolo. Nella sua formazione confluiscono il classicismo del Mantegna, il manierismo di Giulio Romano e le prime invenzioni barocche del Correggio.

La prossima tappa dell’itinerario è sempre dentro la chiesa di Sant’Afra: proseguire fino al presbiterio.

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Scopri di più su:

Martirio di Sant'Afra

2 Storie di Sant'Eufemia

3 Altare maggiore

4 Martirio di Sant'Agata

5 Madonna con il Bambino e i Santi Apollonio, Apollonia, Caterina e Lucia