Chiesa di San Clemente

Appartenente al complesso abbaziale dell’ordine dei frati predicatori, la chiesa fu costruita su un’antica struttura religiosa risalente al decimo secolo. Dopo varie trasformazioni e restauri, fu incorporata nel monastero domenicano nel 1471.

Il rifacimento degli interni continuò anche dopo il completamento della costruzione, e grazie alle modifiche apportate nel 1600 e successivamente nel 1800 dall’architetto Rodolfo Vantini di Brescia, la chiesa assunse la sua forma attuale[2], abbandonando così il suo stile gotico originario per adottare elementi neoclassici.

 

La facciata, caratterizzata da uno stile neoclassico, presenta un’ampia volta a botte che abbraccia il portale d’ingresso, contenente un affresco raffigurante Papa Clemente I, presumibilmente tra Cristo e San Benedetto.

L’interno della chiesa si compone di una sola navata, evidenziando notevoli elementi come l’altare maggiore, realizzato in uno stile settecentesco, opera di Antonio Calegari. I chiostri del convento risalgono al XV e al XVI secolo, con uno di essi affrescato da Antonio Cappello.

La chiesa funge da piccola pinacoteca, ospitando opere del pittore Moretto, il quale è anche sepolto all’interno, tra cui “Sant’Orsola e le vergini”, “Il Matrimonio mistico di santa Caterina d’Alessandria con i santi Caterina da Siena, Paolo e Girolamo”, “Offerta di Melchisedech ad Abramo”, “La Vergine in gloria con i santi Clemente, Domenico, Floriano, Caterina e la Maddalena”, e “Le sante martiri (Cecilia, Lucia, Barbara, Agnese e Agata)”. La tomba è sovrastata dal busto del pittore eseguito da Gaetano Matteo Monti. La chiesa presenta anche opere di un contemporaneo di Moretto, l’artista bresciano Romanino, che ha realizzato l’affresco della Resurrezione di Cristo tra i santi Clemente e Teresa nella chiesa di San Clemente.

Info utili

La straordinaria pala del Moretto raffigura Sant’Orsola con le compagne Vergini in vesti brillanti, eleganti e ricche. Figura centrale è proprio Orsola, una figura fiera, che esibisce un mantello riccamente decorato, suo attributo iconografico. La Santa è l’unica a guardare lo spettatore. Alle sue spalle, una schiera di Vergini rivolgono sguardi in tutte le direzioni, esibendo dei profili delicati e armonici. Nella parte alta dell’opera, una colomba trionfa in un arco di nuvole dal quale scaturisce una luce intensa e dorata.