Nella galleria sono esposti grandi dipinti di soggetto sacro provenienti dalle chiese del territorio bresciano. La selezione consente di visionare le opere delle maggiori correnti artistiche della pittura bresciana a cavallo tra Sei e Settecento. I pittori qui presenti, non solo bresciani, dimostrano di aver assorbito e rielaborato gli stilemi della pittura veneta e bolognese. Dalla tradizione veneta hanno ripreso l’uso sapiente del chiaroscuro per modellare i corpi e creare scene teatrali, come si può vedere nella “Madonna con il Bambino e i santi Anna, Giacomo Maggiore e Benedetto” di Andrea Celesti. Dalla pittura bolognese, invece, hanno ereditato il classicismo e la monumentalità delle figure, evidenti nell’opera di Domenico Carretti. Le tele fanno uso di colori vivaci e luminosi, che si spengono nei tre dipinti raffiguranti le scene della vita di san Giorgio, conferendo un senso di drammaticità. Queste opere, provenienti dall’omonima chiesa, sono state esposte in modo da riproporre, per quanto possibile, la collocazione originaria. La tela concava di Bernardino Gandino, ad esempio, adornava l’altare maggiore, mentre quelle di Pompeo Ghitti erano posizionate sulle pareti laterali del coro, progettate per essere osservate da quella specifica angolazione.

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